DIARIO DEL TROFEO CONI_DAY 4
DIARIO DAL TROFEO CONI DAY 4:Sono le 5.55 e per sicurezza faccio uno squillo a Conni perchè l’appuntamento è alle 6.15 nella Hall. “Oddio Richi, Richi dobbiamo andare!”. Le ragazze sono già in reception, probabilmente si sono allenate dalle 4 alle 5.30 e dopo la doccia han fatto compiti e cartella per lunedì. Alle 6.15 puntualissimi arrivano anche i Boys, sicuramente non aver incontrato scalini durante il tragitto li ha aiutati nel sollevare i piedi quanto basta per tutelare la continuità del sonno. Siamo pronti per tornare a casa con una valigia più piena e colorata e con un cuore colmo di grazie. Il pullman sembra voler aspettare che il sole sia alto, nessun problema, quando si è in letargo, la fretta è l’ultimo dei pensieri. Una volta in aeroporto iniziamo il check in, davanti a noi al metal detector una signora suona più dei Bee Gees, siamo convinti che una volta tolti i 12 braccialetti toccherà a noi, a meno che non ne abbia anche uno per ogni alluce. Passato il varco c’è tempo per qualche souvenirs e due chiacchiere. È il momento dell’imbarco, a Conni spetta un posto lontano dai compagni e così facciamo cambio. Il vietnamita maestro di Taekwondo Acrobatico accanto a me è molto gentile e mi spiega qualche regola, ascoltando quello che fanno penso che la prossima volta, prima di prenotare un volo, preferisco prenotare un maestro di Taekwondo Acrobatico nel sedile accanto. La ragazzina tra noi dorme giá e come lei anche il vietnamita si addormenta prima del decollo. Da adesso se gli fossi antipatico più che badare alle turbolenze, mi accerterei che continuasse a riposare. L’ultimo a entrare in aereo è Morgan, gli faccio una foto da lontano, mi vede e sorride, è dei nostri ma lo sanno in pochi perchè è in business, cioè ha una tendina tirata che lo separa dalla economy. Al momento dell’atterraggio la pista è occupata quindi ci rialziamo e facciamo un giretto in più, tutto normale, riproveranno “l’approccio” tra qualche minuto dicono dalla regìa e in effetti così è. Carrello fuori e si atterra, Morgan è giá sceso, non sappiamo come ma è così. Bens ritira il pulmino dal parcheggio e si parte direzione casa. I bimbi dormono mentre io e Bens chiacchieriamo. All’autogrill pranzetto veloce per poi riprendere il viaggio, ma la batteria del pulmino non è d’accordo. Cerchiamo dei cavi per riaccenderlo, siamo sereni e anche un po’ divertiti, non ce lo aspettavamo. Bens li trova ovviamente prima di me, ma io trovo Marco Materazzi che mi regala una foto.Qui una doverosa parentesi. Bens è il compagno di squadra che tutti vorremmo avere: è puntuale, gentile e altruista, sempre presente nel momento del bisogno, è un grande aiuto per tutti e soprattutto prima di partire non ti indica le uscite di emergenza e parcheggia “al primo approccio”, il che non guasta. Lo salutiamo e lo ringraziamo, lui ricambia con affetto e con una bottiglia di vino, questo è Bens. È giunta l’ora di lasciare ogni ragazzo alla propria famiglia. È bello vedere i genitori felici di riabbracciare i bimbi e viceversa. Partire è bellissimo quanto tornare, soprattutto se si è così amati. Grazie a tutte le famiglie, per averci affidato questi 4 fantastici atleti che hanno contribuito a realizzare un sogno. Per la prima volta nella storia il Trofeo CONI 2024 è nella regione che amiamo e che forse più ne aveva bisogno....