05/10/2024 , Pubblicato da FN
Divisa da gioco, scarpe e felpa di rappresentanza. Non abbiamo occhi riposati ma sicuramente affamati. Il buffet della colazione per fortuna è ricco e tralasciando la torta Hulk e qualche ciambella poco invitante, qualità e possibilità di scelta sono invidiabili. Febe e Tas si accontentano di poco, Conni riempie il piatto fondo di latte e cereali perchè le tazze sono un po’ lontane, Ricky a velocità di crociera svuota i tavoli del buffet e con la stessa imperturbabilità finisce il piatto. Bens è golosone e assaggia di tutto.
Dopo una tappa in camera si va sui campi. Cremonini saluta tutti e ricorda quanto si è fortunati ad essere qui. I ragazzi ascoltano, fanno partire un bellissimo applauso e poi via ai giochi. La nostra compagna di viaggio è la Calabria, squadra con cui affrontiamo la prima partita contro Veneto/Marche. Loro sono fisici, noi sicuramente meno, perdiamo entrambi i tempi coi maschietti, ma con le ragazze pareggiamo i conti con un grande apporto di Tas e Febe, ma soprattutto grazie a una Yacine immarcabile. È un pari incoraggiante prima di affrontare la partita speciale contro il Team USA. Qui a sorpresa non c’è gara, difendiamo e giochiamo insieme al contrario dell’atteggiamento poco divertito degli avversari. Si vince, il morale è alto per il pomeriggio dove oltre a giocare arbitriamo. Conni corre più col fischietto che senza perchè Benny, storico coach pugliese, gli urla “corri” ogni 4 secondi. E così sotto al sole, in 12 minuti perde qualche fischIo e come minimo due chili. Ricky al tavolo è preciso e attento alle segnalazioni, nonostante le ragazze buttino un occhio ogni tanto bisbigliando tra loro “ehi lui è quello della sexy move”. L’organizzazione è perfetta: per la cerimonia ci accomodiamo nell’anfiteatro e nel corso della serata ci saluta il Presidente Mattarella. A dire il vero lui saluta oltre 400 magliette bianche, noi salutiamo lui e siamo certi che lo sa. Un giorno nei temi dei bimbi immagino si parlerà di quando si è alzato a stringerci personalmente la mano.
Andiamo a cena dopo aver acceso il tripode, simbolo dei giochi. I ragazzi mangiano meno del previsto, ma sono arrivati al ristorante con le loro gambe e questo è già un successo. Sono cotti e dopo qualche boccone li autorizziamo ad andare in camera dove li aspettano a braccia aperte doccia e letto. Sono bravissimi, per impegno e educazione hanno già vinto la medaglia d’oro. Domani ci aspetta un’altra giornata ricca di impegni e gare. Ora posso dirlo: CONI per questi ragazzi hai organizzato qualcosa di irripetibile.
Grazie.